Libri, Recensione

“Hello, goodbye” di Claudio Grattacaso edito da Baldini+Castoldi

Buonasera!

Oggi parliamo di un noir italiano che mi ha colpito in questo ultimo periodo.

Titolo: “Hello, goodbye”

Autore: Claudio Grattacaso

Genere: noir

La trama:

L’incapacità di sentirmi sazio era la mia bella schifezza con cui fare i conti.

Ero un malato, della razza peggiore, di quelli che non ne vogliono sapere di guarire.

Angelo e Silvia sono sposati da molti anni, vittime di un matrimonio infelice e schiavi dello stabilimento balneare che si ostinano a tenere aperto anche in inverno, benché ci siano pochi avventori.

Un pomeriggio, quando tutto sembra come sospeso nell’attesa dell’imbrunire, un signore distinto entra nel locale: dice di essere in pericolo e, scolandosi mezza bottiglia di cognac, chiede ospitalità per la notte. I due proprietari, presi alla sprovvista, decidono di fidarsi e lo accolgono:

Bobo, questo il suo nome, è gentile e inoffensivo.

Eppure, proprio lui sarà la chiave di volta che sconvolgerà per sempre le loro vite.

Tutto il passato della coppia e tutti i segreti di Angelo – il vizio per le scommesse, la crisi finanziaria che mette in pericolo lo stabilimento, il desiderio di scappare via con la giovane e affascinante Zena, i prestiti mai ripagati contratti con l’amante di trent’anni prima, la Rossa –, tutto torna a galla e cambia le carte in tavola: proprio quando sembrerebbe che la vita possa ancora regalare delle gioie, ecco che l’inganno, la menzogna, i tradimenti di allora pretendono di essere risolti, e fanno pagare caro il loro prezzo.

Un noir brillante, intenso, crudo, serrato. Una scrittura limpida e chirurgica.

Questo romanzo racconta la storia di un uomo che, quando si trova sull’orlo di un baratro che non era riuscito a prevedere, è costretto a fare i conti, da solo, con una realtà enigmatica e scostante e, in un lampo di lucidità, rivive tutta la disillusione e l’affanno che ha inutilmente cercato di ignorare.

Voto 4/5

Ringrazio Baldini+Castoldi per la copia cartacea in cambio di una mia onesta opinione.

E’ inverno e Angelo e Silvia mantengono aperto il loro stabilimento balneare nella speranza che qualcuno entri e fare qualche soldo. Un pomeriggio arriva un signore, Bobo, che chiede ospitalità e i due accettano. Da quel giorno ogni problema del passato viene a galla, portando Angelo ad analizzare ogni sua mossa del passato e del presente e a pensare al suo futuro. Tutto può sembrare vero, ma dietro ogni cosa c’è una menzogna ben architettata e imprevedibile.

Possiamo definire Angelo il protagonista dell’intera storia, cioè colui che narra l’intera vicenda e ci confida i suoi pensieri. Intorno a lui la moglie Silvia, testarda come un mulo per tenere aperto in inverno uno stabilimento balneare, Toni, l’amico di sempre e sempre al fianco di Angelo, Zena, la ragazza che si occupa di pulire il bar, Bobo, l’ospite inaspettato e la Rossa, colei che ha caratterizzato il passato e il presente di Angelo.

Una storia con pochi personaggi, i quali delineano una storia intrigante, misteriosa, ma da cui manca la parte “cruda”. Mi aspettavo un noir più crudo, più diretto e mi aspettavo anche qualche crimine sanguinario in più, devo essere onesta, però è pur sempre un noir e mi devo sempre ricordare che è diverso dai gialli o dai thriller. Mi ha tenuta lo stesso incollata alle pagine più di ogni altro noir letto ultimamente perchè la mia missione era “dover sapere”. Dovevo sapere che fine faceva Angelo. Dovevo sapere della Rossa. Dovevo sapere di Bobo. Dovevo sapere. 

Una storia che narra dei tormenti di un matrimonio quasi sull’orlo del precipizio per un passato che ha segnato i protagonisti, i quali si sopportano fino a quel fatidico giorno. E’ un pò come se si fossero trovati davanti ad un qualcosa che li avesse svegliati e portati a meditare di più sulla loro vita per poi arrivare alla scelta finale. 

Viene narrata la dipendenza dalle scommesse e di come si fa di tutto per vincere per riscattare la propria vita. Non è droga, ma è quel qualcosa che, una volta che inizi e vicni, vai a cercare la vincita ancora una volta e fai di tutto per ottenere sempre di più. E’ quella felicità o fortuna momentanea che porta a ricercarne continuamente altra senza capire che non è duratura quanto si pensi.

La scrittura è diretta, limpida e scorrevole. Inizi e leggi pagine su pagine senza mai volerlo lasciare poichè vieni catturato dalla storia e vuoi sapere. 

L’unica cosa a cui avrei dato un pochino più di spazio è la fine. L’avrei allungata e avrei continuato il ritmo lento dell’intera narrazione in quanto risulta molto veloce e frenetica.  

Come penso si sia capito, mi è piaciuto e anche tanto, ma mi è mancata la componente cruda della avvenimenti. Posso definire cruda la realtà in cui si trovano a vivere i personaggi e le scelte che Angelo si trova a compiere. Sono scelte dettate dalla disperazione e dalla voglia di libertà. 

Consiglio questo libro? Certamente e agli amanti dei noir piacerà di sicuro. Per chi ama i thriller, faticherà un pochino poichè si è abituati a più sangue e a più crudeltà, però sa catturare la curiosità del lettore e convincerlo ad arrivare alla fine. Sicuramente un libro perfetto in caso di ferie o giorni liberi perchè è così breve da poter essere letto in poco tempo. 

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