Titolo: “Buio a Grinville”
Autore: Sergio Pavoloni
Genere: Giallo/Thriller
DISPONIBILE IN CARTACEO E IN EBOOK
Trama:
A Grinville è calato il buio. La morte improvvisa di un giovane ragazzo nella tranquilla cittadina sul lago è destinata a cambiare radicalmente la storia del posto. Dopo aver visto le indagini arenarsi per mancanza di prove e vedere il caso catalogato come irrisolto dalla polizia di Grinville, è Susanne Lay, giovane donna, nonché compagna della vittima, a riprendere le indagini dieci anni dopo il fatto. Sarà un dettaglio in una fotografia scattata durante una giornata di sole a far riaccendere in lei il bisogno di verità: una figura maschile che solamente lei avrebbe potuto notare, un particolare che solo Susanne poteva riconoscere. Le indagini porteranno Susanne e i suoi due più cari amici a scontrarsi con la polizia, con i cittadini e con un movimento del male che pare dominare nel mondo da sempre, ma senza che nessuno ne sia a conoscenza. I protagonisti dovranno portare all’estremo i propri sentimenti, mettendo in discussione rapporti durati una vita intera. Dovranno lottare contro lettere anonime e ricostruire verità manipolate e sepolte; documenti scomparsi torneranno a galla e inconfutabili prove del DNA faranno vacillare le poche sicurezze ottenute, arrivando al punto di riuscire a cambiare la realtà… e il passato.
VOTO: 4,5/5
Libro inviatomi dalla BookABook su mia richiesta.
Questa recensione non è di parte. Se questo libro non mi fosse piaciuto o avessi avuto problemi a recensirlo, ora non saremmo qui a parlarne e alla casa editrice sarebbe già arrivata una mia mail dove esponevo il problema.
Parliamo del libro ora.
Sono un po’ a digiuno di gialli e thriller e leggere questo mi ha fatto molto piacere.
Il libro è ambientato in un’atmosfera molto adatta a questo genere e la copertina la rappresenta in modo egregio.
Nel 1998, durante una festa, Tom Willing viene ucciso ed è la sua ragazza, Susanne Lay a trovarlo. Dieci anni dopo Susanne, membro dell’unità investigativa di Grinville, è ancora intenta a scoprire chi ha ucciso Tom, specialmente dopo che nella foto con il suo attuale ragazzo, appare il riflesso di un uomo vestito esattamente come Tom la notte della sua morte. Da qui Susanne inizia a indagare, anche se sospesa dal lavoro, coinvolgendo i suoi due migliori amici, Kras e Margaret. Durante la storia verranno fuori moltissimi altarini che coinvolgono Grinville, città che preferisce vivere nell’ignoranza piuttosto che assecondare Susanne, ormai ritenuta pazza.
Un libro che, anche senza rendertene conto, ti innamori. Io mi sentivo presa da un sentimento di voler leggere tutto il libro e finirlo il più possibile, ma c’era anche il sentimento di volerlo leggere con calma, di godermelo, perchè mi sentivo spaventata da cosa poteva succedere. Verso la fine ho intuito prima di tutti il perchè ma, sicuramente, prima non ci sarei riuscita. Prima di più tre quarti del libro, non riesci a capire bene la storia che c’è dietro. L’autore ti porta a scoprire le cose con molta calma. Non vuole che la storia sia scoperta subito, che il lettore intuisca cosa c’è dietro. Certo, le congetture le puoi fare, ma è difficile arrivare alla verità. Ti sembra di vedere quasi una serie tv. Ogni capitolo, o ogni paio di capitoli, rappresentano un episodio. L’ambientazione fredda invernale e buia e nebbiosa, con tratti alla Criminal Minds per gli sviluppi psicologici sullo sfondo.
Una storia avvincente, che ti trascina con sè fino alla verità più inaspettata del mondo. Un finale che sembra aperto ma che, secondo me, non ci sarà. Sono quei finali che ti fanno ipotizzare che la storia si ripeterà o che andrà meglio. Nella storia è citata la filosofia che pensa che il male sia già dentro di noi, ma possiamo controllarlo. Una città che nasconde la testa sotto la sabbia piuttosto che ammettere che qualcosa non va, che c’è una motivazione più grande e più spaventosa per l’omicidio di Tom.
Riassumendo. La storia ti avvolge come una coperta. L’atmosfera fredda, nuvolosa, piovosa e grigia, ti contagia e te la senti intorno. Una protagonista, Susanne, che è tosta, forte, ma fragile il più delle volte. Una protagonista che per perseguire la verità, perde l’amore, amici e la credibilità. Credibilità che non è importante per lei perchè la verità viene prima di tutto, come la sua pace interiore. I personaggi secondari arricchiscono la storia e le danno carattere. La scrittura è scorrevole, le descrizioni sono quelle strettamente necessarie al lettore per ambientarsi nella storia e immaginarsi l’edificio o il luogo.
Un thriller al 100% che mi ha spaventato già a pagina 30 circa. Se già un libro ti colpisce così, promette bene e così è stato.
Leggetelo e regalatelo