Libri

“La moglie del califfo” di @rahdieh edito da @NewtonCompton

Titolo: “La moglie del califfo” (“The and the dawn #1”)

Autore: Renée Ahdieh

Genere: Fantasy, YA, Romance

DISPONIBILE IN EBOOK E IN CARTACEO

Trama:

28001622Ogni volta che il sole cala sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne di Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona. Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere appena sorge il sole, dopo aver consumato le nozze. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, scoprendolo molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per spezzare una volta per tutte questo ciclo di morte.

 

VOTO: 4.75/5

 

Questo libro è stato vivamente consigliato da Kia di Ikigai – di libri e altre passioni. Il tutto è iniziato a Tempo di Libri dove Kia è riuscita a prendere in anteprima il seguito, “La rosa del califfo”. Dopo quel giorno, mi sono decisa a documentarmi su questo libro e ho deciso che era ora di leggerlo. Di solito non sono molto convinta dei libri che vengono molto elogiati dal mondo intero perchè ho sempre il timore che non siano così belli, visto che con alcuni di essi è successo in precedenza. Questo libro mi ha positivamente sorpreso.

L’inizio è stata dura perchè non mi prendeva immediatamente, ma dopo non potevo lasciarlo.

Sharazad, detta Shazi, decide di sposare il califfo del Khorasan, dopo che il califfo ha ucciso la sua migliore amica, nonché cugina del migliore amico di Shazi. Shazi è decisa a vendicarsi della morte della sua amica, in qualunque modo, ma non penserà mai che il suo piano andrà in contro a difficoltà enormi, che rischierà la vita e che il califfo si riveli quello che la gente, e Shazi in primis, non si sognerebbero mai.

L’autrice ha creato due protagonisti degni di nota. Una Shazi determinata, dalla scorza dura, ma con un cuore puro e dolce. Shazi che, mentre vive nel palazzo, riesce a farsi conoscere, a farsi distinguere, a creare scalpore e a stupire chiunque. Il rapporto con Despina, la sua cameriera personale, sembra il rapporto tra due amiche di lunga data e che si intendono immediatamente. Questo rapporto porta leggerezza al libro, come anche Jalal. Jalal, capitano delle guardie e cugino di Khalid (il califfo),  è l’elemento di allegria fatto a persona. L’ho adorato sin dall’inizio per la sua simpatia e la contrapposizione con Khalid.

Khalid, il califfo del Khorasan, è l’assassino. Definiamolo così perchè è così. Khalid, al contrario da quello che pensa la popolazione e Shazi stessa, nasconde un segreto che permetterebbe a tutti di conoscerlo meglio, a Shazi di conoscerlo meglio. Khalid lo definirei una statua di marmo. Non lo si scalfisce. Tutto gli passa sopra, fino all’arrivo di Shazi. Con l’arrivo di Shazi cambia tutto. Lui cambia. Diventa più umano.

A condire il tutto, c’è il padre di Shazi e il migliore amico di Shazi, Tariw, pronti a salvarla e a distruggere il califfo, senza spendere un minimo di tempo ad assicurarsi del perchè delle cose. Rimangono fermi a quelle convinzioni, a quelle voci, alle apparenze senza andare a fondo.

Come detto sopra, quando i libri sono molto esaltati, ho paura che mi deludano, perciò vado molto con i piedi di piombo. Questa volta sono rimasta sorpresa positivamente da questo libro. Vieni catapultata in una realtà completamente diversa e impari tante cose nuove. Ammetto che la pecca, piccola piccola, è l’utilizzo di termini per definire abiti o altri elementi tipici arabi e perciò ho stretto amicizia con google immagini o google per capirci di più, ma non mi ha rovinato la lettura, anzi l’ha migliorata.

Tutti i personaggi sono descritti e presentati in modo essenziale al lettore per poterli delineare e poter capire le loro reazioni e i loro pensieri. Tutti i personaggi si completano a vicenda. Leggendo, si nota come Shazi e Khalid si completino, come anche Shazi e Despina e Jalal e Khalid. Si nota anche come Shazi e Tariq non si completino per niente. E’ un libro che definirei un puzzle a livello di personaggi. Ogni personaggio è un incastro perfetto con un altro, mentre con altri non combaciano per nulla. Queste combinazioni, giuste o sbagliate che siano, portano completezza alla storia. Portano alla storia quei dettagli necessari per completarla, senza renderla eccessiva, sovraccarica. Personaggi di contorno che non sono sempre presenti, ma, quando entrano in scena, non sono fastidiosi o inutili, entrano in scena al momento giusto per darci quel qualcosa in più che ci permette di addentrarci di più nella storia.

Una storia che parla anche di come le persone si fermano all’apparenza, alle voci, pur di non sentire la verità. Sarà anche che Khalid non svela il perchè delle morti, ma la gente preferisce stare a sentire quello che vuole e credere quello che vuole, senza porsi domande, senza mettersi nei panni degli altri. Alla fine viene più facile giudicare piuttosto che invertire i ruoli e conoscere meglio le persone. Mi dispiace per Shazi perchè poi si trova in mezzo alle due metà del suo cuore, Khalid e Tariq, e solo Khalid è disposto ad ascoltarla, mentre Tariq no.

E’ una storia nata per una vendetta, ma la vendetta veramente porta soddisfazione? La vendetta porta pace? Ma soprattutto, la vendetta è necessaria? Quando conosci la verità o quando consoci veramente una persona che ti ha ferito o ha ferito chi ami, la vendetta riuscirà a portarti pace? Khalid e Shazi, specialmente lei, ci dimostra che no, non è fondamentale.

Vi consiglio di leggerlo, di dargli una chance, perchè non è il solito amore tormentato tra due giovani che si distruggono a vicenda. Possiamo quasi definirlo un amore malato, ma malato è per il segreto che Khalid dovrà portarsi avanti, anche se definirlo “malato” è eccessivo.  E’ un amore che nasce dall’odio e dalla vendetta. Due persone che si odiano, o almeno una odia l’altra, e che dovrebbero evitarsi, ma qualcosa fa si che i due rimangano uniti a fronteggiare tutte le difficoltà, anche se la fine mi è dispiaciuta.

 

“Alcune cose entrano nelle nostre vite per lo spazio di un respiro. E dobbiamo lasciarle andare, per consentire loro di illuminare un altro cielo”

 

Vi ricordo che io e Kia mercoledì iniziamo la lettura di gruppo per il secondo.

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Il form per iscriversi

https://docs.google.com/forms/d/1mPYPHLxHbQ108dC1XKjZNePfQHB4XmI1ZYwZQmA1QIU/viewform?edit_requested=true

L’evento su Facebook per iscriversi

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