Titolo: “La ragazza di mezzanotte” #1
Autore: Melissa Grey
Genere: Fantasy, YA, paranormal
Trama:
Echo ha diciassette anni, è sveglia, indipendente e coraggiosa.
Da quando, ancora bambina, è scappata di casa, vive di furti e abita nella biblioteca pubblica di New York.
Qui ha conosciuto l’Ala, la veggente degli Avicen, una popolazione di uomini-uccello che vive segretamente nel sottosuolo di New York.
Da quel momento la sua vita è cambiata: Echo adesso viaggia attraverso il mondo intermedio, è in grado di usare la magia ed è coinvolta nella sanguinosa guerra degli Avicen contro i Drakharin.
E proprio a Echo viene affidato il compito di trovare l’uccello di fuoco, la creatura leggendaria che può mettere fine al secolare conflitto.
Ma le cose non sempre vanno come ci si aspetta, ed Echo dovrà mettere in discussione tutte le sue certezze.
Inizialmente non ero convinta di comprarlo, anzi, il 70% di me diceva “COMPRALO”, l’altro 30% mi diceva di aspettare, di vedere e attendere un attimo, ma alla fine la maggioranza ha avuto la meglio. Venivo trattenuta dalla paura di comprare un libro che poi non mi avrebbe convinto poichè è difficile per me trovare libri abbastanza buoni e poi arrivavo dalla trilogia de “La chimera di Praga” perciò ero abbastanza provata. In realtà, mi sono data della stupida per non averlo comprato subito appena uscito e letto quasi subito.
E’ un libro particolare, ma non troppo. Riesce a bilanciare i luoghi reali con la fantasia in maniera elegante.
Echo, una ragazza umana di diciassette anni, all’età di sette anni viene adottata da Ala, un Avicen. Gli Avicen sono un popolo di uccelli. Non veri e propri uccelli. Immaginatevi esseri umani con piume al posto dei capelli e su qualche parte del corpo. Non sono brutti, al contrario, dalla descrizione emergono che sono stupendi, più degli uccelli reali. Echo è una ladra o, come la chiama Ala, ‘la sua gazza ladra’. Ovviamente non è ben vista e nemmeno ben accettata dagli Avicen, ad esclusione di Perrin, il venditore di pozioni, Ivy, la sua migliore amica, e Rowan, il suo migliore amico e ragazzo.
Opposti agli Avicen ci sono i Drakharin. Anche loro sono umani con le scaglie di drago su arti e zigomi. Non sono brutti nemmeno loro. Queste scaglie gli conferiscono una bellezza stupenda e non sono eccessive.
La descrizione di Avicen e Drakharin non sono lunghe e nemmeno complicate. Sono semplici tali da farti conoscere i due popoli e renderti conto della loro bellezza.
Questi due popoli sono in guerra tra loro da secoli e solo l’uccello di fuoco potrà mettere fine a questa guerra. Sarà proprio Echo, mandata da Ala, ad andare alla ricerca di questo uccello di fuoco utilizzando piccoli indizi lasciati in giro da qualcuno. Durante questa missione, Echo si ritrova nel covo dei Drakharin per salvare Ivy e, da quel covo, fuggirà con Ivy e due Drakharin, Caius e Dorian. Caius è il Principe Dragone, anche se Echo e Ivy lo ignorano, e Dorian il capo delle sue guardie. Scapperanno con loro per un motivo preciso e si ritroveranno tutti insieme a cercare questo uccello di fuoco.
Come andrà la caccia? Lo troveranno? Chi è questo uccello di fuoco? Cos’è questo uccello di fuoco? Sono domande a cui non posso darvi risposta, ma per averle dovete leggere il libro.
E’ una lettura piuttosto piacevole. Scorrevole, senza tralasciare avvenimenti, senza descrizioni di luoghi e personaggi troppo lunghe o troppo noiose. Sono descrizioni essenziali e giuste per dare al lettore la possibilità di capire personaggi, luoghi e stati d’animo.
Quello che forse mi impediva di comprare il libro era il timore di ritrovarmi in una storia dove l’eroina, Echo, fosse una palla al piede. Complessata, con più dubbi lei di un neonato e che si creava più problemi di un libro di matematica. Invece è la protagonista perfetta. Forte, decisa, spiritosa, pronta a tutto, anche a dare la vita per chi ama, ma che nasconde il fatto che questo non essere accettata dagli Avicen, coloro che lei considera una famiglia, la ferisce più di ogni altra cosa al mondo ma, nonostante questo, è disposta a proteggerli finchè potrà.
Caius, il Principe Dragone, sembra colui che è stato immobile per secoli e che ora vuole un cambiamento drastico. Vuole porre fine a questa guerra che gli ha portato via colei che amava, anche se poi è stata sua sorella Tanith, la perfidia fatta a persona.
Ecco Tanith e Altair, il capo supremo degli Avicen, sono i cattivi. Li vediamo poco ed è meglio così.
Ivy, Jasper, Dorian e Ala, sono il perfetto contorno in questa storia. Non invadono la storia e non sono lì di bellezza. Sono coloro che riempiono la storia e partecipano all’avventura. Se Echo e Caius sono una pizza margherita, loro sono i condimenti che ci aggiungiamo per rendere la pizza ancora più buona.
La storia è raccontata da Echo, Caius, Dorian e da un altro personaggio che ora mi sfugge. Ognuno racconta la storia dal proprio punto di vista, facendoci capire bene cosa succede e senza farci perdere nulla. Sono questi libri, a più voci, che rendono una storia ancora più bella, secondo me. Hai la possibilità di conoscere tutto senza perderti nulla e senza domandarti cosa è successo, mentre quell’altro faceva altro. E’ come guardare un video da diverse angolazioni. Hai la possibilità di vedere, di sentire, di capire quello che succede, come se fossi presente nella storia.
Quindi…Riassumendo. Perchè va letto? Se volete una lettura leggera o volete regalare un libro a qualcuno, questo è perfetto. Non è troppo pesante, troppo descrittivo e nemmeno troppo superficiale. E’ bello nella sua semplicità e, a volte, dolce. Questa dolcezza in una storia dove due popoli sono in guerra, anche se uno scontro tra loro non lo vedremo mai, se non alla fine del libro, ci sta. E’ una storia dove una ragazza umana, disprezzata dalla sua famiglia adottiva e che nessuno capisce cosa ci faccia in mezzo ad Avicen e Drakharin, riesce a dimostrare a tutti di essere nel posto giusto, nel mondo giusto. Echo è una persona che non si crogiola nei suoi problemi. Cade, si rialza e va avanti.
Ultima cosa. Alla fine capiremo il perchè del titolo del libro e chi è questa ‘ragazza di mezzanotte’
Leggetelo e non ve ne pentirete. Se ciò accade, vuol dire che abbiamo gusti differenti e ciò non è male.
1 pensiero su “‘La Ragazza di Mezzanotte’ di @meligrey”