Pensieri di una lettrice/blogger

Pensieri di una blogger #4


tbaetne46

 

Buongiorno a tutti!

Qualche giorno fa nel post ‘Bla Bla Bla Blaterando’, vi ho accennato di alcuni temi da trattare in questa rubrica e oggi è arrivato il momento di scrivere. Onestamente, ho pensato di riunirli in un unico post perchè sono collegati tra di loro.

Quindi l’argomento del post è….

LA DIFFERENZA TRA ITALIA E AMERICA

NELLA PROMOZIONE DEI LIBRI.

 

Inizio dicendo che io non lavoro per l’editoria, quindi questa è una mia opinione e la esprimo in base a quello che vedo sui siti o sulle pagine Facebook.

 

In America per promuovere libri, vengono smossi mari e monti, anche per gli autori che si autopubblicano. Le case editrici si occupano loro di rivolgersi ai giusti blogger, cioè quelli più seguiti o quelli con cui hanno già lavorato, mentre chi si autopubblica, si rivolge a siti o agenzie per la promozione. Per promuovere i libri vengono organizzati post per svelare la copertina del libro, per promuovere il libro con immagini o estratti del libro, per festeggiare il giorno di uscita del libro e anche blog tour, cioè per ogni giorno un blog dedicherà un post al libro.

E’ una promozione in larga scala che permette di rendere famoso il libro e l’autore ed è un esempio di come case editrici e blogger, o autori e blogger, mettono insieme le loro forze per far conoscere il libro il più possibile.

La nostra promozione scarseggia un pochino, se non tanto.

La copertina di un libro viene svelata direttamente dalla casa editrice e, se non segui direttamente la pagina o non controlli costantemente il sito, non saprei MAI che copertina ha un libro o lo scoprirai quando lo vedrai in libreria. C’è la collaborazione tra blogger e case editrici, ma è solo con blogger fidate. In America, anche blogger che non lavorano direttamente con le case editrici o con gli autori, possono promuovere un libro pubblicando i post che vi ho citato sopra. Forse è più per gli autori che si autopubblicano e meno che per le case editrici, però più blogger hanno la possibilità di promuovere un libro in uscita.

 

Altra sostanziale differenza è l’esistenza di siti come NetGalleyEdelweiss e eBooks for review, quest’ultimo l’ho scoperto recentemente.

Per i primi due siti, ci si iscrive, si richiede il libro o i libri scelti e la casa editrice, o l’autore, deciderà se approvare o respingere la richiesta. I libri sono in inglese e sono destinati a blogger americani, britannici, europei o australiani. Ovviamente, bisogna sapere l’inglese per poter richiedere un libro e avere le credenziali adeguate per poter essere approvati. Se viene accettata, in cambio bisogna postare un’onesta recensione e, se il libro non è di nostro gradimento, segnalarlo alla casa editrice e non leggerlo. A mio onesto parere, NetGalley ha più scelta di Edelweiss.

‘eBook for review’ è il sito di una blogger che, dopo 4 anni e mezzo e tante richieste dagli autori di recensire libri, ha aperto un sito per offrire ai lettori e blogger un posto per richiedere libri e recensirli. Ci sono tantissimi libri, veramente tanti, tra cui scegliere.

Da noi? Niente di tutto questo. Bisogna aspettare l’uscita del libro, leggerlo e capire se si sono spesi bene i soldi o meno. Oppure, si attendono le recensioni sui siti o su Amazon. Però, però, sia sui siti che su Amazon, bisogna stare attenti perchè possono essere recensioni lusinghiere per farsi amici gli autori o recensioni negative per distruggere l’autore perchè non si sa. Non accade solo da noi, certo, accade ovunque, America compresa. Sarà una questione di marketing o di bullismo libroso. Sta di fatto che esiste e che bisogna leggere più di una recensione per farsi un’idea del libro. E’ un pensiero personale perchè mi è capitato più volte di sentir cantare le odi di un libro, di leggerlo e di rendermi conto che è il contrario di quello che avevo letto. Ognuno ha i suoi gusti e lo accetto, però mi salta la puzza al naso quando ci sono recensioni troppo uguali, che esaltano troppo un libro e ce ne sono pochissime negative.

Capita anche che quelle negative vengono eliminate per non farle leggere. Questo mi sembra molto, ma MOLTO demenziale. Bisogna accettare commenti sia positivi che negativi o non si cresce. Se si hanno solo commenti positivi o lodi, si rimane immaturi e i propri lavori rimangono grezzi. E’ una mia opinione per quello che vedo in giro, non sto accusando nessuno.

 

La collaborazione con i social media, ultimo argomento, risulta un po’ scarsa. Ci si ferma ai siti e alle pagine Facebook delle case editrici. Ok, da Facebook si può condividere, ma esistono i siti dei blogger perchè non usarli? Ritorno un po’ a quello che ho detto all’inizio e a come esiste una collaborazione ben oliata tra blogger – autori e blogger – case editrici. ‘eBooks for review’ l’ho scoperto proprio grazie a questa collaborazione tra blogger e autrice. Come ho scoperto la ‘WordSmith Publicity’ mentre pubblicavo post per pubblicizzare il nuovo libro di Jessica Park. La ‘WordSmith Publicity’ è più un’agenzia di promozione che un sito che offre eBook da recensire. Ha un sito con diverse possibilità per partecipare alla promozione di un libro, tramite blog tour, cover reveal, post di celebrazione dell’uscita del libro e tante altre cose.

 

Altra cosa che in America e in Australia c’è e da noi manca completamente, sono degli eventi che raccolgono la presenza di numerosi autori.

Gli autori sono riuniti in una grande sala e ognuno ha un tavolino con i propri libri e gadget. Il lettore va dall’autore e si ritrova con libro autografato e foto con il suo autore preferito. Questi eventi permettono a noi lettori di poter entrare in contatto con coloro che ci fanno viaggiare in mondi paralleli con la mente. Coloro che, con un semplice libro o una semplice frase, ci permettono di capire tante cose e ci insegnano tanto.

Un esempio è questo, ‘Authors under the lights’, dove circa 52 autrici si sono riunite a Hollywood per incontrare i loro fan. E’ un evento enorme e non sarebbe male averlo anche noi. Non solo con autori italiani, ma anche stranieri. Avere il proprio libro autografato dal proprio autore preferito è una cosa stupenda e lo dico io che ne ho uno perchè l’ho vinto.

 

Riassumendo.

In America c’è la POSSIBILITA’. Da noi ci sarebbe, ma non viene sviluppata. Ci si basa ancora sulle proprie forze o sul nome dell’autore. Perchè impegnarsi a promuovere il nuovo libro di tizio, se il suo nome fa già tutto? Idem per gli autori emergenti. A volte sono gli autori stessi a pubblicizzare sulle proprie pagine l’uscita del libro. Ci sta, ma la differenza è che, se sei un autore emergente, in pochi lo sapranno. Se sei un autore affermato, tutti lo sapranno.

Non dico che i blogger sono l’unico modo rendere famoso un libro perchè quello è compito dell’autore rendere il libro un successo e le case editrici hanno il compito di realizzare una copertina accattivante. Però il ruolo dei blogger ha un suo certo peso.

La presenza di siti dove poter richiedere libri in anteprima è una cosa bella e da la possibilità a tutti di leggere libri. Credo che poi la gente si attaccherebbe a questi siti perchè gli eBook sono gratis e, visto il costo dei nostri eBook, la gente non comprerebbe più. Non per essere, ma quasi 10€ per un ebook è SCANDALOSO quando il cartaceo costa 8€ in più! Poi se lo compri appena uscito o in un supermercato, godi dello sconto del 15% e lo paghi ancor meno. Il prezzo degli eBook nel mondo è decisamente più bassa che da noi, come anche per i cartacei. Forse sarà perchè nel resto del mondo, i cartacei hanno la copertina flessibile e noi li produciamo con la copertina rigida. Da noi la copertina flessibili arriva dopo anni dall’uscita. Comunque, i prezzi rimangono esageratamente troppo alti.

Rimane bella la possibilità di incontrare gli autori con eventi come quello che vi ho citato prima. Sarebbe una delle cose più belle che si potrebbe fare.

Chiudendo il discorso ripeto, c’è la possibilità, ma non la si sviluppa.

 

Vi auguro buona giornata e vi ricordo che è solo la mia opinione e non sto accusando nessuno. Se vi sentite accusati, non so che dirvi perchè non era mia intenzione e non so nemmeno chi avrei accusato.

 

Ciao ciao e ci si ‘vede’ alla prossima!

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